Il Quarto Pianeta Festival torna con la sua XIV edizione dall’11 settembre 2025
Fare cultura per trasformare la città

Riparte dal “Futuro” Quarto Pianeta Festival con un programma di 15 giornate diviso in due parti: dall’11 al 28 settembre dal giovedì alla domenica e poi dal 17 al 19 ottobre, promosso da IMFI - Istituto per le Materie e Forme Inconsapevoli con la collaborazione del Coordinamento Quarto Pianeta.
Anche quest’anno gli eventi si svolgeranno nello Spazio 21 tra l’Arena e la Sala del Centro sociale nella storica sede dell’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto. Il programma prevede 32 eventi, 70 artisti coinvolti, 5 collettivi artistici, 4 compagnie teatrali e 5 gruppi musicali.Esposizioni di scenografie, sculture, fotografie, elaborazioni grafiche, installazioni, video-art, performance artistiche e multimediali, spettacoli di danza e teatro, concerti di musica, classica, jazz, blues, folk, proiezioni di film, presentazioni di libri, incontri e seminari.
Rossella Soro, vicepresidente IMFI e direttrice artistica dell’evento spiega come è nato il progetto e gli obiettivi del Festival, quest’anno giunto alla XIV edizione.
«Dopo aver riaperto finestre sul passato con Pier Paolo Pasolini, Don Lorenzo Milani, Franco Basaglia, Quarto Pianeta Festival torna a fare i conti con il presente mettendo insieme persone e idee in un percorso collettivo e partecipato che ha come sintesi la parola “Futuro”. Con questo obiettivo abbiamo partecipato al bando Genova Città dei Festival promosso dal Comune di Genova e siamo stati molto soddisfatti dell’esito che ha premiato - pensiamo - il lavoro fatto in questi anni oltre che il programma della nuova edizione».
«L’obiettivo è quello di fare cultura per trasformare la realtà sociale, quella di questo luogo e quella della salute mentale e dei suoi servizi - aggiunge Amedeo Gagliardi, portavoce del Coordinamento Quarto Pianeta - Il Festival rimane uno strumento di partecipazione e di diffusione per migliorare la sensibilità e la cultura delle relazioni di questa città».
Nelle prossime settimane sarà presentato il programma del Festival.
Il Coordinamento Quarto Pianeta, oltre ad evitare che l’ex Ospedale Psichiatrico di Genova Quarto venisse ceduto e privatizzato, contribuisce alla sua rigenerazione cercando di riconnettere culturalmente questa “periferia esistenziale” alla città. «Dal 2017 abbiamo aperto lo Spazio 21, le ex cucine: uno spazio dove mettere al centro la cultura della salute come intersezione di discipline diverse e dove i temi dell’urbanistica, dell’ambiente, dell’architettura, della socialità, della medicina e dell’arte possano arricchirsi reciprocamente. Un’occasione per comprendere come la malattia, la follia, la disabilità, non possano essere separate dall’esistenza e dalla sofferenza delle persone e dal loro rapporto con la società. Questa complessità ha bisogno di essere costantemente interrogata, rimettendo al centro la persona, le relazioni, la comunità. In questo modo vogliamo contribuire alla rigenerazione dell’ex Ospedale di Quarto, affinché possa aprirsi alla città per migliorare la cultura delle relazioni e della convivenza civile».
I.M.F.I. (Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli) è una O.d.V. (Organizzazione di Volontariato) nata nel 1988, presso l’ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto iscritta all’Albo Regionale Ligure, componente della Consulta delle Associazioni per la Circoscrizione IX Levante di Genova, in stato di convenzione con la A.S.L. 3 Genovese per le attività di arteterapia dal 1989. Compito istituzionale dell’I.M.F.I. è la promozione, la divulgazione e la ricerca delle creatività espressive (pittura, disegno, scultura, scrittura, teatro, musica, audiovisivi, ecc.), attraverso l’incontro tra tecniche e culture diverse atte a favorire le reciproche conoscenze da cui derivino ulteriori scambi ed arricchimenti per una migliore integrazione sociale delle diversità esistenti sulla scia dell’interesse suscitato dal Laboratorio di ArteTerapia attivato da Claudio Costa in consonanza con gli intenti del direttore, lo psichiatra Antonio Slavich, nasceva nel 1992 il “Museo Attivo delle Forme Inconsapevoli”.