Genova mette il Mediterraneo al centro: storia, culture e rotte che uniscono i popoli.

Il mare al centro

Dal 4 dicembre a Palazzo San Giorgio.

Il mare al centro

Genova al centro di un progetto dedicato alle culture che si affacciano sul Mediterraneo. Le radici comuni si ritrovano sui libri e uniscono i popoli, mentre le nazioni si scontrano sul campo di battaglia. “Il mare al centro” è il progetto di punta di Teatro Pubblico Ligure a Genova, il quinto ideato per Ports of Genoa – Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, in programma a Palazzo San Giorgio dal 4 dicembre 2025 al 19 marzo 2026. «La cultura del mare in una città al centro del Mediterraneo – dichiara Sergio Maifredi, direttore artistico della rassegna – deve tornare a costituire un modello di riferimento per la politica: solo decifrando i segni della storia antica si comprendono le rotte e le linee di faglia che attraversano questo nostro mare, solo sentendo la forza poetica che il mare racchiude si ritrova lo slancio che ha fatto grandi i popoli affacciati sul Mediterraneo. “Il mare al centro” spazia dall’archeologia alla geopolitica contemporanea per comprendere le culture che abitano la sottile linea di terra che delimita questo mare, culture che si affacciano sul Mediterraneo e che su questo mare definiscono i poteri economici e culturali oggi come nel passato». La rassegna è un racconto che attraversa tre millenni, ponendo il Mediterraneo come luogo cardine della cultura occidentale nel passato e nel presente. Con il ruolo preminente di Genova, città che nel Mediterraneo ha sempre avuto un ruolo da protagonista, punto di riferimento, di guida e d’avanguardia.

“Il mare al centro” prende il via giovedì 4 dicembre, alle ore 17, nella Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio con la lectio magistralis dell’assiriologo Franco D’Agostino, professore ordinario all’Università La Sapienza di Roma, titolare dell’unica cattedra italiana dedicata a questa branca dell’archeologia e responsabile di uno scavo a Ur, un’antica città della bassa Mesopotamia, situata vicino all’originale foce del Tigri e dell’Eufrate. Si parte dalla Mesopotamia, culla di civiltà, che si estendeva su un territorio oggi occupato da Iraq, Siria, Iran, Turchia sud orientale. Il Vicino Oriente Antico, e la Mesopotamia in particolare, rappresentano il teatro di alcuni dei più profondi cambiamenti della storia umana. Qui, a partire dal IV millennio avanti Cristo, vennero a maturazione processi decisivi come la domesticazione delle piante e l’addomesticamento degli animali, che resero possibile la sedentarizzazione e la nascita dei primi conglomerati umani. In questo contesto, in Mesopotamia fiorirono le prime forme di organizzazione statalee gli uomini si dotarono al contempo per la prima volta nella storia umana di quello strumento fondamentale che fu la scrittura, utilizzata in un primo tempo per organizzare l’amministrazione e costruire una memoria collettiva. I popoli che resero grande la Mesopotamia nel lunghissimo periodo del suo sviluppo storico,posero le basi per ogni aspetto della vita sociale dall’amministrazione statale alla gestione del lavoro comune. Questa straordinaria tradizione di cultura e civiltà interagì strettamente con il Mediterraneo, che da essa trasse ispirazione e modelli. Il retaggio mesopotamico vive nei miti, nelle istituzioni e nelle strutture sociali delle civiltà che seguirono. Comprendere la Mesopotamia significa risalire alle radici del nostro mondo mediterraneo. Un Mediterraneo che ancora non era protagonista della storia, ma la cui civiltà da lì cominciava già a prendere forma sin da epoca molto arcaica.

Franco D’Agostino, direttore dell’Istituto Italiano di Studi Orientali dell’Università La Sapienza di Roma, ha pubblicato numerosi saggi sulla materia di cui è docente, ma è anche romanziere e cantautore.

L’ingresso agli appuntamenti è libero con prenotazione obbligatoria a info@teatropubblicoligure.it o al numero whatsapp 351 4472182 con orario di risposta dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18. Informazioni su www.teatropubblicoligure.it e www.portsofgenoa.com

BIOGRAFIA

Franco D’Agostino insegna Assiriologia presso il Dipartimento – Istituto Italiano di Studi Orientali della Sapienza – Università di Roma, di cui è al momento anche Direttore. Ha al suo attivo volumi e studi sulla storia letteraria, la lingua, la società e l’economia dei Sumeri e dei Babilonesi, tra cui “Gilgameš. Il re, l’uomo, lo scriba”; “Testi umoristici babilonesi e assiri”; “La lingua di Babilonia”; “La lingua dei Sumeri”; “I Sumeri”; “Storia della Terza Dinastia di Ur”. Si è occupato inoltre a lungo della Siria del III millennio a.C. (Ebla). Ha inoltre pubblicato due romanzi (“Le finestre su via Baccina”, “La Rosella di Pennant”), due volumi di poesie (“L’emarginazione superiore”, “Abram Efros, sonetti erotici”) e recentemente un disco come cantautore (“Non è follia”).

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

Giovedì 11 dicembre 2025, ore 17.00

MASSIMO MINELLA

Giornalista, scrittore

GLI OCCHI DEL MARE

Giovedì 22 gennaio 2026, ore 17.00

PIERGIORGIO ODIFREDDI

Matematico, logico, saggista

IL MEDITERRANEO, MARE MATEMATICO

Giovedì 29 gennaio 2026, ore 17.00

GIUSEPPE CEDERNA

Attore, scrittore, viaggiatore

UN RACCONTO MEDITERRANEO

Giovedì 12 febbraio 2026, ore 17.00

SERGIO MAIFREDI

Regista

LA ROTTA DI ULISSE, LA ROTTA DI ENEA

Giovedì 19 febbraio 2026, ore 17.00

MARCO RAMAZZOTTI

Archeologo, Università La Sapienza di Roma

I POPOLI DEL MARE E I FENICI

Giovedì 19 marzo 2026, ore 17.00

LOREDANA SIST

Egittologa, Università La Sapienza di Roma

L’EGITTO E I DUE MARI