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Continua la protesta dei no Green Pass in Porto

Continua la protesta dei no Green Pass in Porto
Genova Aggiornamento:

Anche questa mattina varchi portuali bloccati di no Green Pass che continuano la loro protesta. Al momento sono stati organizzati presidi al varco Etiopia, San Benigno e Albertazzi e al PSA di Prà.

Sono molti i lavoratori, oltre ai lavoratori del porto, appartenenti ad altre categorie e manifestanti sono arrivati da altre città. Presenti gruppi di anarchici e alcuni esponenti nel comitato Libera Piazza – no green pass.

La protesta dovrebbe continuare almeno fino a mercoledì.

Per i camionisti senza green pass partiranno i tre punti tampone previsti dopo l'accordo della settimana scorsa tra l'Autorità stessa, la Prefettura e Alisa: un primo in corrispondenza dell'area gestita da Music for Peace a San Benigno, uno nell'area antistante l'ingresso del terminal PSA a Genova Pra', un terzo nell'area ex Spinelli a Cornigliano: è proprio questo il solo attivo questa mattina.

Si registrano, purtroppo, aggressioni verbali verso alcuni colleghi e anche i giornalisti di telegenova sono stati appellati come "servi del potere". Questo clima di intolleranza verso chi altro non fa che svolgere la propria attività inasprisce gli animi e pone il movimento dei no Green Pass sotto una luce aggressiva e violenta anche nella nostra città.

Intanto dalla Gran Bretagna arrivano notizie poco confortanti. 45000 casi in una sola giornata (su 980.000 tamponi), per un totale di 281.042 negli ultimi sette giorni, per un aumento di 29.039 (+11,5%) rispetto alla settimana precedente massima crescita da metà luglio. 

Questa crescita esponenziale dei contagi si spiega con la totale mancanza di restrizioni: nel paese non c'è più nemmeno obbligo di mascherine al chiuso, ogni attività è aperta e si è tornati alla vita pre-Covid19. La situazione inglese dovrebbe essere da monito in tutta Europa e dovrebbe far intendere ai movimenti no-Green Pass la bontà delle misure adottate dal nostro Governo e la riuscita della campagna vaccinale in Italia.

Al momento, infatti, il vaccino risulta l'unica arma efficace contro il virus abbinata alle norme di distanziamento, igiene ed uso delle mascherine adottate dal Governo.

"Quella che inizia  è la prima settimana in cui si tornerà al lavoro con l’obbligo di green pass, entrato in vigore venerdì scorso e auspico che in ogni settore si possa riprendere l’attività in modo ordinato, come accaduto venerdì scorso. Organizzazioni sindacali, aziende e singoli lavoratori hanno dimostrato grande senso di responsabilità: chi non condivide le scelte del governo ha diritto di manifestare il proprio dissenso ma senza blocchi e proteste violente perché la libertà di pochi di non vaccinarsi non dovrebbe incidere sulla libertà della gran parte dei liguri e degli italiani che invece ha scelto la strada maestra della vaccinazione per proteggere se stessi e gli altri, consentendo al Paese di tornare a vivere”. Così ha commentato il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti.

Per quanto riguarda l’andamento della pandemia in Liguria, scende ancora l’incidenza settimanale ogni 100mila abitanti, con una media di 27 nuovi casi a livello regionale (negli ultimi 7 giorni, 51 casi nell’imperiese ogni 100mila abitanti, 32 nello spezzino, 20 nel savonese e 19 nell’area metropolitana genovese).
Risultano 61 (+2 rispetto a ieri) le persone ricoverate negli ospedali, di cui 7 in terapia intensiva e 54 nei reparti di media intensità di cura. Rimangono covid free l’ospedale Evangelico, la Asl3, gli ospedali di Lavagna e Rapallo (con 2 pazienti ricoverati per covid a Sestri Levante nel reparto di media intensità di cura), l’ospedale San Bartolomeo di Sarzana. Si registra il decesso di una donna di 78 anni, avvenuto ieri all’ospedale di Albenga.

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