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Parte oggi il processo sul crollo del ponte Morandi

Parte oggi il processo sul crollo del ponte Morandi
Genova Aggiornamento:

E' iniziata questa mattina la prima udienza preliminare per i 59 dirigenti e tecnici indagati per la morte di 43 persone a seguito del crollo del 14 agosto 2018 del ponte Morandi.

L'udienza si svolgerà nella tensostruttura bianca allestita all'intero del cortile del tribunale di Genova.

L''udienza sarà chiusa al pubblico, ci sarà la presentazione delle parti civili, fra cui il comune di Genova, la Regione Liguria e i tre sindacati confederali. 

Il 95% per cento dei familiari delle 43 vittime di Ponte Morandi è già stato risarcito strategicamente da Autostrade per l'Italia ma, nonotante questo,  potrebbero prendere parte ugualmente all'udienza preliminare perché facenti parti del comitato stesso che ha svolto accertamenti per arrivare alla verità sulle cause del crollo.

Il processo sarà lungo e carico di colpi di scena e seguirà un calendario di udienze: tre alla settimana, da ottobre a dicembre.

Oltre ai 43 deceduti durante il crollo saranno parti offese anche i feriti e i traumatizzati, e le associazioni Assoutenti, Adoc e Adiconsum e Codacons. Anche in questo caso, strategicamente, la maggioranza è stata già risarcita da Autostrade e non si costituirà parte civile.

Oggi verrà richiesta la ricusazione del Gup Paola Faggioni da parte degli avvocati di Autostrade perchè la Faggioni si pronunciò in qualità di Gip su alcuni indagati nell'inchiesta parallela sulle barriere fonoassorbenti.

Le accuse per i 59 indagati vanno da omicidio colposo plurimo, crollo colposo, omicidio stradale, attentato alla sicurezza dei trasporti, a falso e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Si presume che gli indagati fossero a conoscenza delle condizioni del viadotto infatti era in previsione un progetto di retrofitting. L'unico intervento di messa in sicurezza fu effettuato nel 1993 sulla pila 11 del ponte, nonostante la pila 9, quella causò la tragedia, fosse corrosa al 90%. I lavori strutturali e urgenti erano stati rinviati per risparmiare e per godere di maggiori dividendi. Questa decisione sarebbe stata presa dai vertici di Autostrade e di Spea, società che non effettuò il ruolo di controllore.

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