Cronaca

Interesse per il convegno su Giuseppe Garibaldi

Interesse per il convegno su Giuseppe Garibaldi
Genova Aggiornamento:

Grande interesse ha suscitato il convegno su Giuseppe Garibaldi che il circolo culturale “Europa, pane, libertà, pace” ha organizzato nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi per i 140 anni dalla morte dell’eroe dei due mondi. 

L'evento, moderato dal giornalista Matteo Lo Presti, ha riunito studiosi che hanno delineato i tratti e i percorsi biografici di uno dei protagonisti della storia del nostro Paese e delle vicende mondiali: la storica Gabriella Airaldi ha proposto una relazione dal titolo “Mazzini e Garibaldi due vite parallele”; la presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (ANVRG) Raffaella Ponte ha discusso di “Garibaldi: formazione, mito e Tradizione” mentre il giornalista e storico Mario Caprini ha contribuito con l’intervento “Garibaldi e Carlo Max: alla ricerca del socialismo”. 

Dal Sud America, alla Francia, dall'impresa dei Mille, alle coraggiose iniziative per conquistare Roma capitale, parliamo di un personaggio inesauribile anche per le sue convinzioni politiche ricche di idealità democratiche, laiche e socialiste. Il suo legame con Genova, fin dal 1833, è stato ricco di vicende talvolta tragiche, altre trionfali. Pochi mesi prima della sua morte veniva ospitato da famiglia illustre in via Assarotti 31. Il monumento a lui dedicato a Quarto è testimonianza di una memoria e di una riconoscenza che, attraverso i decenni in città e così nel mondo, non si è mai affievolita.  

Così il sindaco Marco Bucci descrive questo convegno: «Un appuntamento con la storia, a tu per tu con una delle più rilevanti figure del Risorgimento. Sono numerosi i punti di incontro con la nostra città, a partire dal monumento dei Mille a Quarto, celebrazione di una grande impresa a cui hanno preso parte moltissimi liguri fino alla omonima via in cui sorgono i palazzi dei Rolli patrimonio UNESCO. Siamo contenti di aver potuto ospitare un evento dedicato all’uomo che ha cambiato la storia del nostro Paese». 

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