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Assessora Lodi sul presidio in Vico Croce Bianca
"La sperimentazione funziona, con ASL e Prefettura nuovi progetti per le criticità"
La risposta in aula alla consigliera di maggioranza Maria Luisa Centofanti (Riformiamo Genova) in merito alla situazione socio-sanitaria, a pochi mesi dall’attivazione sperimentale del nuovo presidio di comunità nel Centro Storico.

Vico Croce Bianca: l’assessora al Sociale del Comune di Genova Cristina Lodi risponde in aula alla consigliera di maggioranza Maria Luisa Centofanti (Riformiamo Genova) in merito alla situazione socio-sanitaria, a pochi mesi dall’attivazione sperimentale del nuovo presidio di comunità nel Centro Storico di Genova.
La consigliera Centofanti ha chiesto nello specifico nella sua interrogazione questo pomeriggio in Consiglio comunale “Quali azioni l’Amministrazione intende sostenere o promuovere a fronte del perdurare della complessa situazione di vico croce bianca e quali enti, ad oggi poco coinvolti, dovranno essere interessati per affrontare sistematicamente fenomeni così complessi”.
"In merito alla situazione di vico Croce Bianca- risponde l’assessora Lodi- c’è stato un confronto importante in queste settimane con Asl e Prefettura, che ha permesso intanto di trovare delle strategie nell’immediato, e poi di prevedere per il futuro progetti che possano affrontare in maniera non più emergenziale, ma strutturale le criticità di quel presidio. E’ necessario specificare che l’Ente del Terzo
Settore Afet Aquilone rappresenta una realtà attiva da anni nel contesto sanitario, sociale e sociosanitario. In rapporto con Regione e Comune appartiene alla rete degli enti del Terzo Settore che si occupano delle persone vittime di tratta HTH e in rapporto al Comune si occupa delle persone senza fissa dimora e con fragilità sociali, nell’ambito del Patto di Sussidiarietà a contrasto della marginalità, anche grave, attraverso linee di attività diurne sociali presso Vico Croce Bianca, un’educativa territoriale di strada e le prime accoglienze del Piano Inverno. Recentemente- continua la Lodi- per volontà congiunta di Regione e Comune di Genova è stata attivata una sperimentazione che prevedeva il potenziamento del presidio sociale nelle ore notturne ed il sabato e la domenica, per dare maggiori possibilità alle persone di accedere ai servizi di base ristoro, alle docce, alle lavatrici, per consulenza legale e pacchi alimentari, o semplicemente socializzare e recuperare le energie in un ambiente protetto. Tuttavia, dai ritorni della prima attività sperimentale, e da quanto emerso nel Tavolo del Commercio e della Sicurezza, convocato dalla Prefettura ad inizio luglio, è emersa una problematica riguardante la presenza in alcune fasce orarie, di una utenza che non corrisponde all’oggetto della sperimentazione e non permette di concentrare l’attività verso gli elementi innovativi richiesti. Nello specifico si tratta di persone con problematiche legate a dipendenze che non possono trovare risposta nell’ oggetto della sperimentazione sociale né tanto meno nel personale educativo richiesto nella progettualità e per questo, in accordo con l’Ente del Terzo Settore, si è prevista una rimodulazione della fascia oraria da lunedì 7 luglio, con l’espansione dell’attività del presidio sociale solo il sabato e la domenica e solo di giorno. Nel mese di agosto saranno nuovamente analizzati i dati al fine di comprendere eventuali altre necessità, per dare comunque una risposta sanitaria ai bisogni delle persone con dipendenze che necessitano interventi da parte di ASL".

Terremo monitorata la situazione.
Franco Ricciardi
(si ringrazia Manuela D'Angelo dell'Ufficio Stampa del Comune)