Peste suina, Angelo Ferrari commissario per la gestione dell'emergenza
Il direttore dell’Istituto sperimentale Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Angelo Ferrari è stato nominato commissario per la gestione per l’emergenza della peste suina.
Ferrari si è confrontato nei giorni scorsi con Giovanni Toti, presidente di Regione, con il vice presidente Alessandro Piana, il ministro della Salute Roberto Speranza e con quello delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.
Da dove partire per affrontare l’emergenza?
"L’emergenza va affrontata tenendo presente una serie di aspetti: primo tra tutti bisogna evitare il passaggio della malattia dal mondo dei selvatici al mondo della produzione zootecnica. Finché la malattia rimane nel contesto dei selvatici ci sono norme molte restrittive ma dal momento in cui dovesse passare al mondo produttivo sarebbe un’emergenza non solo sanitaria ma anche economica perché metterebbe a repentaglio il mondo della produzione suinicola nazionale e il mondo dell’export".
Qual è la sua posizione sull’abbattimento dei suini negli allevamenti?
"Esistono delle situazioni a rischio che devono essere valutate. Se sono delle soluzioni di rischi soprattutto in zona infetta con allevamenti bradi il rischio è elevatissimo per cui in questo caso si deve provvedere all’abbattimento dei suini".
Indicativamente quanto può durare un’emergenza di questo tipo?
"Ci auguriamo che i dati dai prossimi giorni ci permettano di rivedere la situazione al meglio anche per quanto riguarda l’impatto sulla popolazione".
Ci potrebbe essere una riapertura parziale dei boschi?
"Mi auguro che i dati siano tali che, se il virus rimane all’interno delle autostrade, ci possa essere una maggiore apertura".