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La polemica dopo il Comitato sulla sicurezza
Traverso (Siap): "La criminalità organizzata esiste a Imperia, ed é radicata"
Secondo il sindaco Scajola, Imperia "ne é esente"

Roberto Traverso di Siap Liguria interviene sulle affermazioni del Sindaco di Imperia Scajola in occasione del Comitato per l'ordine e la Sicurezza pubblica.
«Intervengo con chiarezza e determinazione – in qualità di dirigente del SIAP per la Liguria – in merito a quanto affermato dal Sindaco di Imperia, Claudio Scajola, nel corso della recente riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Una riunione importante, convocata in un momento particolarmente delicato non solo per il contesto internazionale segnato dalle tensioni in Medio Oriente, ma anche per le esigenze legate alla gestione della sicurezza pubblica durante il periodo estivo, quando i flussi turistici e le dinamiche locali richiedono un impiego più efficiente e razionale delle risorse.
A tal proposito, voglio sottolineare che i rafforzamenti annunciati in occasione del Comitato rappresentano, sì, una boccata d’ossigeno, ma solo temporanea. A settembre, infatti, con le previste uscite dal servizio e i cambi organici già in programma, il personale tornerà a essere fortemente sotto pressione. In un quadro ancora critico, sarà fondamentale gestire al meglio il turnover in attesa di un rafforzamento strutturale e stabile, attraverso assunzioni che, ad oggi, continuano ad essere assolutamente insufficienti.
Ma ciò che più colpisce – e che richiede una risposta ferma – sono le dichiarazioni del sindaco Scajola, che ancora una volta, e non è la prima, ha sostenuto che:
«Imperia è esente da criminalità organizzata»
Un’affermazione grave e profondamente errata, che contrasta apertamente con quanto attestato dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), dalla Prefettura, dalla Questura e da tutte le istituzioni dello Stato preposte alla prevenzione e al contrasto della criminalità organizzata. Negare l’esistenza delle infiltrazioni mafiose nel territorio imperiese, in particolare nel tessuto economico e sociale, significa sminuire e delegittimare il lavoro di anni svolto da chi, ogni giorno, è in prima linea nella tutela della legalità.
Le infiltrazioni mafiose esistono, sono radicate, e lo sanno benissimo i prefetti, i questori che si sono succeduti a Imperia, gli investigatori, gli operatori della polizia giudiziaria e, soprattutto, la magistratura, che continua a svolgere un ruolo centrale nel contrasto al crimine organizzato.
Come rappresentante sindacale della Polizia di Stato, non posso esimermi dall’intervenire pubblicamente. Il mio dovere è tutelare e dare voce a chi opera con sacrificio sulle strade, negli uffici investigativi, nei servizi di ordine pubblico e nei reparti specializzati. Lo faccio, e continuerò a farlo, nel pieno rispetto del ruolo istituzionale del sindaco, che ha competenze legittime in materia di sicurezza urbana. Ma è proprio in nome del rispetto istituzionale che è necessario chiarire con fermezza i confini delle competenze: le valutazioni e le analisi sul fenomeno mafioso non spettano al sindaco, bensì agli organismi dello Stato deputati a tali funzioni.
E non va dimenticato che Claudio Scajola è stato Ministro dell’Interno dal giugno 2001 al luglio 2002 nel Governo Berlusconi: proprio per questo motivo, dovrebbe avere piena consapevolezza della distinzione tra il ruolo di un sindaco, quello del Prefetto e quello del Questore. È impensabile che chi ha ricoperto l’incarico di vertice del Viminale possa oggi negare un’evidenza istituzionale tanto chiara.
Ribadisco quindi con forza che il lavoro delle Forze dell’Ordine e della Magistratura merita rispetto e riconoscimento, così come lo meritano i prefetti, i questori, gli investigatori, chi lavora per strada, chi tutela l’ordine pubblico, chi indaga nell’ombra e chi combatte con determinazione ogni giorno le infiltrazioni mafiose.
Auspico che anche il Prefetto e il Questore di Imperia, nel rispetto delle rispettive funzioni, possano esprimere pubblicamente una posizione chiara su questo delicato ma fondamentale argomento, a tutela del lavoro quotidiano di tutte le istituzioni dello Stato impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata.